Occhiali: la montatura è tutto - Corriere.it

2022-10-14 04:58:02 By : Ms. ping xiao

Torna grande e ingombrante. Non solo per difendersi dal sole ma anche per le lenti da vista. Al di là del semplice accessorio. Dalla semplice scelta estetica si è trasformata in una filosofia di vita

Lo si era sempre lasciato agli occhiali da sole il privilegio di una montatura «importante». Cioè grande, ingombrate, riconoscibile da ogni dove. Miopi e i presbiti, invece, per nascondere i loro difetti di messa a fuoco hanno sempre preferito montature aleatorie per appoggiarvi le lenti. Ribaltamento. Le lenti ora sono in materiali sempre più immateriali, le montature da vista protagoniste. L’occhialone non fa più secchione, anzi. Pensiamo al professorale Colin Firth in A Single Man: la sua montatura by Tom Ford, assieme alla pellicola, ha riportato l’attenzione su questo dettaglio di stile. Del suo valore già era consapevole Aristotele Onassis: così se la divina Callas, nel periodo del loro amore nascondeva la sua miopia, Ari (il nomignolo dell’armatore greco) la esibiva; altrettanto farà più tardi Jackie O’. Se nei più recenti modelli da vista l’asta non è massiccia, la mascherina incornicia gli occhi. Il contrasto con colori scuri o aggressivi valorizza la pupilla. Va da sé che la scelta di una montatura di questo tipo deve essere sempre controbilanciata da un look meno da palcoscenico. A meno che, come ha fatto Elton John: da vista o da sole, i suoi occhiali sono diventati il suo elemento distintivo. Ma allora in quel caso vince la filosofia dell’eccentrico. Per molti. Ma, credete, non certo per tutti

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