«Cantiere lettura»: cinque libri per imparare dai gatti (...e magari adottarne qualcuno)

2022-10-11 22:54:55 By : Ms. Shirley Q

notizie, inchieste, storie, open data

In città c’è un’emergenza in corso. I gatti del rifugio Don Blasco necessitano urgentemente di essere adottati.

Ecco 5 libri da leggere per imparare dai gatti ma soprattutto  riflettere sul fatto che è proprio il momento di prenderne qualcuno in famiglia. Aspiranti genitori umani rivolgetevi per informazioni alla libreria Colapesce o scrivete sulla pagina facebook del rifugio don Blasco.

Dal sito dell’editore: G ià Fedro ed Esopo dicevano che non siamo i soli sul pianeta ad avere un linguaggio. Certo, i loro animali parlanti erano antropomorfi, e usavano le nostre parole per scopi morali del tutto umani, eppure hanno abitato come creature dotate di logos l’immaginario occidentale, nonostante la tradizione filosofica abbia loro negato ragione e linguaggio fino agli ultimi decenni.

Eva Meijer ci segnala cosa sta cambiando e ci mette in ascolto delle segrete conversazioni del mondo vivente: lo studio piú profondo degli “altri animali” e un’interazione aperta, che si lascia alle spalle il discorso umano come metro assoluto di paragone, ci dischiudono nuove prospettive. In questo modo i linguaggi animali, spesso raffinatissimi e di straordinaria elaborazione, si riappropriano finalmente di significato, mentre parallelamente viene messo in discussione anche ciò che sappiamo del linguaggio in generale. 

Linguaggi animali racconta storie di uccelli, cani, scimpanzé, delfini, elefanti, api, orche, cavalli, polpi, formiche, topi, perfino funghi mucillaginosi, e rivela in modo chiaro e appassionante, attraverso casi concreti, come questi animali comunicano tra loro e con altre specie (inclusa la nostra), restituendo dignità e complessità di significato a quanto si riteneva puro istinto. Perché la “cultura” e la creazione di codici comunicativi non sono solo una faccenda umana e la convivenza sulla Terra richiede un’attenta diplomazia interpretativa rispetto agli altri viventi. Ciascuno con la sua intelligenza del mondo, il suo linguaggio, i suoi diritti, la sua etica e una vita degna di spazio e parola.

Da leggere per modificare il nostro modo di comunicare con il mondo e riflettere sul fatto che le nostre parole  sono solo un suono in mezzo a molti altri che dovremmo imparare ad ascoltare.

Il Novecento è appena iniziato in Giappone, e l’era Meiji sembra aver restituito onore e grandezza al paese facendone una nazione moderna.

Per il gatto protagonista di queste pagine, però, un’oscura follia aleggia nell’aria, nel Giappone all’alba del XX secolo. Il nostro eroe vive, infatti, a casa di un professore che si cimenta in bizzarre imprese. Scrive prosa inglese infarcita di errori, recita cantino nel gabinetto, tanto che i vicini lo hanno soprannominato il «maestro delle latrine», accoglie esteti con gli occhiali cerchiati d’oro, spettegola della vita dissoluta di libertini e debosciati. Insomma, mostra a quale grado di insensatezza può giungere il genere umano in epoca moderna… Pubblicato per la prima volta nel 1905, Io sono un gatto non è soltanto un romanzo raro, che ha per protagonista un gatto, filosofo e scettico, che osserva distaccato un radicale mutamento epocale. È anche uno dei grandi libri della letteratura mondiale, la prima opera che, come ha scritto Claude Bonnefoy, inaugura il grande romanzo giapponese all’occidentale .

Da leggere perché è interessante immaginare la realtà modificando il nostro punto di vista

Circolano ormai a centinaia i libri sui gatti – e si può quasi dire che essi siano diventati un genere, come i libri di viaggi o di cucina. Ma che cosa sappiamo del comportamento dei felini – e soprattutto di quelli che ci sono più vicini, i gatti domestici? Piuttosto poco: e non solo per la loro invincibile misteriosità, ma perché l’osservazione scientifica rigorosa vi si era ben poco dedicata. Fu questo il punto di partenza per Paul Leyhausen, allievo di Konrad Lorenz e uno dei maggiori etologi viventi, quando avviò le sue lunghe ricerche sui felini e in particolare sui gatti, sfociate nel 1956 in questo libro, la cui mole, via via che si accumulavano i risultati delle successive indagini dello stesso Leyhausen e di altri studiosi, è andata aumentando nel corso degli anni, fino alla nuova (e pressoché raddoppiata) edizione del 1982, arricchita di prezioso materiale fotografico. Leyhausen organizza e discute in modo minuzioso i risultati di una intensa sperimentazione, giungendo a illuminare tutti i moduli comportamentali essenziali del gatto domestico. Molte saranno le sorprese per chi ama i gatti e ha a che fare con loro. E molti saranno gli stimoli per ripensare anche il comportamento umano, in rapporto alla caccia, alla nascita dell’agricoltura e ai primi insediamenti stabili, nonché la spinosa questione dei rapporti fra moduli comportamentali innati e acquisiti. Fino a oggi, quest’opera è rimasta un obbligatorio punto di riferimento – e di fatto è difficilmente superabile per la dovizia dei dati e l’acutezza dell’osservazione .

Da leggere perché è ancora oggi uno dei testi scientifici più illuminanti riguardanti l’etologia felina.

(Desmond Morris; Johan & Levi , 2018)

Il gatto – la più elegante, cocciuta e scaltra delle creature – è stato un soggetto prediletto da artisti di ogni cultura ed epoca, fin dalla notte dei tempi. La spettacolare incisione rupestre realizzata in Libia settemila anni fa è forse la più antica testimonianza di una zuffa tra felini, da cui prende avvio una lunga e ininterrotta tradizione visiva. Da animale sacro nell’antico Egitto a deterrente contro i roditori nella civiltà babilonese, alleato dell’uomo contro gli aspidi dal morso letale, apprezzato per la tecnica venatoria e immortalato come valido compagno di caccia, il gatto si affranca via via dalle attività pratiche diventando l’indolente amico dell’uomo, che gli spalanca le porte della propria casa. Sensibile a ogni sfumatura felina, il più grande zoologo dei nostri tempi ci racconta la storia dell’arte attraverso la lente degli artisti gattofili. Simbolo di violenza spietata per Pablo Picasso che lo rappresenta in veste di predatore feroce, emblema supremo della sessualità femminile in Balthus, soggetto molto popolare tra vignettisti satirici e caricaturisti fino a diventare volano di denuncia politica con Banksy, il gatto è un’inesauribile fonte per esplorazioni visive e voli pindarici

Da leggere per percorrere la storia dell’arte da una prospettiva differente e immaginare il gatto come una musa.

(Aut ori vari; Casa editrice: Camelozampa;  20 22; illustratrice : Mies van Hout)

Attenzione amanti dei gatti! Il carattere stravagante del nostro coinquilino preferito non è mai stato dipinto così amorevolmente come nei venti ritratti che Mies van Hout ha realizzato per questo libro. Cinque tra i più celebri autori nederlandesi per ragazzi hanno scritto venti bellissime poesie per rappresentare altrettanti stati d’animo felini. Grazie al sublime adattamento poetico di Nicola Cinquetti, Premio Andersen Miglior Autore, che ha lavorato insieme alla traduttrice dal nederlandese Valentina Freschi, anche i lettori italiani potranno gustarsi ogni verso, tra la tenerezza e le risate. Illustrazioni splendide che fanno da corredo poesie molto interessanti .

Da leggere perché pur se pensato per i  più piccini in realtà è adatto ai “ bambini ” di qualsiasi età.

Un appuntamento settimanale per parlare di barriere, quelle architettoniche e quelle mentali, fatte di cattive abitudini e preconcetti. Prendendo spunto da storie di vita, progetti, sogni, idee e piccoli o grandi traguardi. Per provare a superare i limiti fisici e culturali del nostro territorio (ma non solo) e sconfiggere l’ostacolo più grande: l’indifferenza

Giornalista, motociclista, rock’n’rollista, nichilista, ha scoperto in età avanzata una passione per open data e open government, che coltiva su Lettera Emme e con l’associazione Parliament Watch Italia. Ha scritto inchieste e raccontato di musica, motori e persone per un po’ di testate nazionali ed internazionali. Nel 2015 si è guadagnato un riconoscimento nell’ambito del premio Mario Francese, rilasciato dell’ordine dei giornalisti di Sicilia.

Music-oolic. O music-addicted. O musica-dipendente. Da 40 anni dietro un microfono di una radio, e con nessuna voglia di smettere

Quasi ventenne, studente universitario in Scienze politiche, rappresenta la “linea verde” di Lettera Emme, con cui collabora in maniera continuativa, mettendo a servizio la sua curiosità. Sogna la cronaca giudiziaria, nel frattempo si diletta con il “fact ckecking”

Neurologo messinese, vive in Inghilterra da 13 anni. Dopo tre anni passati ad Oxford, nel 2006 si è trasferito a Londra, dove svolge attività di ricerca nel campo della sclerosi multipla. Ama viaggiare e crede fortemente nei valori di un mondo globalizzato e tollerante

Docente di lettere dal 2000, ha prestato servizio in diversi licei italiani (in provincia di Bologna, Vicenza, Palermo, Messina) ricoprendo incarichi di responsabilità come la Funzione Strumentale, la gestione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, il coordinamento di Classe e di Dipartimento; è stata anche promotrice del gemellaggio Sicilia-Veneto e organizzatrice di incontri con autori di respiro nazionale, come Alessandro Vanoli. Presidente di Commissione per gli Esami di Stato e membro effettivo del Consiglio d’Istituto. È stata invitata dal Preside della Facoltà dell’Università per Stranieri di Perugia, Roberto Fredi, per tenere ai dottorandi il seminario su “La scuola del disagio”. Scrive per la rivista di approfondimento Inchiesta e molti suoi articoli sono stati pubblicati dalla sezione online del “Manifesto”. Ha pubblicato il romanzo “Cesare ed io” con la casa editrice IBISKOS.

Architetto, specializzato in Diagnostica Urbana e Territoriale, è direttore del “Servizio di Valorizzazione del Patrimonio Artistico e Culturale della Città di Messina”. Esperto di Pianificazione Territoriale strategia ad approccio interdisciplinare; Riabilitazione Urbana Sostenibile di Centri Storici; Progettazione Partecipata. Storico critico dell’urbanistica e dell’architettura

Si definisce “La scrittora”. Autrice messinese ma milanese di adozione, laureata in Lettere presso l’università “La Sapienza” e diplomata all’”Accademia di arti drammatiche” di Roma, ha un passato di attrice, specialmente teatrale, con qualche incursione nel cinema. Oggi insegna italiano e storia al liceo artistico milanese “Boccioni”. Ha pubblicato “Anna e i suoi miracoli”, “Petali di Marta” e “Torna a casa lettera”  (per la “Collana Pongo” di Ensemble, che ha ideato e di cui è direttrice editoriale). Ha vinto il “Premio Sicilia” nel 2014 e il Premio “Orgoglio siciliano” nel 2015 per la sezione letteratura. Ha ideato e curato per “Assodigitale” per un biennio una rubrica settimanale molto seguita, “tacco & stacco”.  Attualmente collabora con il settimanale “Ora” e scrive per “The way magazine”.

Catturato dal “mestiere nel 1993”, per anni alterna gli studi di Storia dell’Arte e il giornalismo, riuscendo a far convivere Specializzazione e Dottorato con il settimanale “L’Isola”, il “Giornale di Sicilia” e, infine “Centonove”, periodico che riesce a fargli mettere i libri da parte. Con quest’ultimo diventa giornalista professionista nel 2004, diventandone vicecaposervizio fino alla chiusura. Amante del dubbio e nemico delle verità “al chilo”, si è occupato un po’ di tutto, tranne che di cronaca sportiva. Dal 2015 vive a Prato, dove ha sostituito la penna e il taccuino con il registro e la matita rossa e blu del docente di Italiano, senza mai perdere di vista la sua Sicilia.

Dario Brancato insegna Letteratura e Linguistica Italiana presso la Concordia University di Montreal. Si è formato nelle Università di Messina, Toronto e Harvard. Le sue pubblicazioni si concentrano su aspetti culturali e letterari del Rinascimento italiano.

Prossima alla laurea in Filosofia e Scienze Umane presso l’Università di Messina, da sempre si è interessata alla politica e al sociale. Ha partecipato ad attività di volontariato con bambini di realtà difficili, ragazze madri e minori extracomunitari. Ha partecipato anche all’organizzazione e realizzazione di eventi di intrattenimento; negli ultimi anni si è avvicinata alla comunità LGBTQI di Messina nelle sue campagne contro le discriminazioni e per il riconoscimento dei diritti che ad oggi le vengono negati.

Il punto di vista del direttore e dei redattori del giornale sui fatti di attualità. Uno spunto, commentato, che serva da chiave di lettura per interpretare gli scenari politici, culturali e sociali della città

Giornalista professionista, lavora per il “Giornale di Sicilia” e collabora con alcuni periodici del “Sole 24 ore”. Autrice di vari libri su memoria storica e mafia per adulti e bambini, cura anche progetti nelle Scuole, l’ultimo dei quali “Meglio il lupo che il mafioso”.

Classe ’91, laureato in Storia presso l’Università di Messina ed in Scienze storiche presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna, con una tesi dal titolo “Coraggio e ribellione; le donne calabresi contro la ‘Ndrangheta”. Collabora con quotidiani, testate online e blog sportivi, coltivando la passione per la scrittura, la storia e lo sport. Strettamente legato alle sue origini siculo – calabresi, si divide fra lavoro, calcio ed organizzazione di eventi.

Federico si occupa di ricerca sulle politiche migratorie europee, è attivo in vari contesti di impegno politico e sociale, in particolare sul fronte del municipalismo e del diritto alla città, ed è stato assessore alla cultura di Messina tra il 2017 e il 2018. Ha vissuto in diverse città in Italia e in Europa e ama il viaggio (rigorosamente zaino in spalla e spesso solitario) come scoperta e scambio con le culture locali, il più lontano possibile dai circuiti del turismo di massa

“L’ha suonata, scritta e soprattutto fotografata. Cosa? La Musica. “Il Filo conduttore della mia vita”. Nato nel mitico 1982 Francesco Algeri si considera prima di tutto un fotografo di strada. È anche un giornalista pubblicista ed è ossessionato dal cercare collegamenti tra i sogni e la vita che scorre davanti ai suoi occhi.

Sono un giovane gastronomo messinese, trapiantato nella terra dei grandi vini piemontesi. Ho una forte passione per il cibo e per chi lo produce. Mi piace viaggiare e conoscere le differenti culture. Credo che la diversità sia la chiave per il futuro.

Di professione ingegnere, è da sempre appassionato a tutti quegli argomenti (cultura, politica, viaggi) che poco hanno a che fare coi numeri e che probabilmente non gli competono. Quasi si trattasse di un modo per evadere dal “mestiere”.  Scrive di musica, cinema, costume, storia e di tutto quello per cui crede ci sia bisogno di una opinione.  Da sempre attivo nell’associazionismo, è stato organizzatore di eventi, mostre ed iniziative per il dialogo interculturale, e sostiene con entusiasmo tutti quei movimenti che possono elevare la condizione della terra in cui vive.

Ventuno anni, studente in Scienze Politiche e Relazioni internazionali. Appassionato di fotografia e musica. Ama excel e smanettare con i dati, quindi collabora con LetteraEmme. Vorrebbe scrivere continuamente di politica e di opendata ma utilizza troppe perifrasi.

Laureato alla Luiss Guido Carli di Roma, ha lavorato per anni nel settore creditizio e immobiliare per una nota banca europea ed attualmente è consulente creditizio. Appassionato di tematiche inerenti lo sviluppo economico e imprenditoriale, ama la psicologia motivazionale, l’educazione finanziaria, i viaggi, l’arte e la musica. Detesta la rassegnazione e la monotonia

Per 22 anni è stato redattore del settimanale regionale “Centonove”, non disdegnando collaborazioni con periodici nazionali come Oggi, Gente e Famiglia Cristiana o quotidiani come Il Sole 24 Ore. Nel 2011 ha fondato il quotidiano online OggiMilazzo

All’università dalla metà degli anni 60, è stato allievo di Lucio Gambi e di Francesco Compagna e ha insegnato Geografia Politica. Fra i ruoli pubblici ricoperti: Segretario della Democrazia Cristiana siciliana dopo i delitti mafiosi di Mattarella, La Torre, Dalla Chiesa; Presidente dell’Antimafia Regionale. Dopo le stragi del 92 ha presieduto il Governo Siciliano.

Nel 1993 ha partecipato ai lavori per lo scioglimento della Dc e per la fondazione dei Popolari e poi dell’Ulivo.  Giornalista pubblicista dagli anni 80, ha insegnato fino al 2015

Medico di professione, giornalista pubblicista, vicepresidente Associazione Medici Scrittori Italiani, si occupa da anni del tema dell’identità messinese e siciliana in genere. Per la sua attività di romanziere e saggista ha ricevuto negli anni numerosi riconoscimenti locali e nazionali

Autore eclettico dall’anima rock, Graziano Delorda vive e scrive a Messina “immerso tra libri, fumetti, buona musica e dischi volanti”. Fra le sue pubblicazioni: “Pace” (Pungitopo), la raccolta di racconti “La serpe nera” e “Little Olive” (Ferrari)

Scrive di calcio su Messinanelpallone, parla forse un po’ troppo di musica e mette la cravatta per vendere case. Nel tempo libero dorme e beve gin tonic accettando di tenere blog su siti cittadini

28 anni, messinese e giornalista freelance dal 2010. Collaboratore di Letteraemme e addetto stampa. Due lauree a Messina e la London School of Journalism come esperienza di vita, ma continuo credere a nelle potenzialità della Sicilia.

Francesco Carini è l’autore del blog “Homo Sum” (https://www.homosum.it). Giornalista pubblicista, si è interessato si da giovanissimo a tematiche come la mafia e i diritti. Appassionato e studioso di cinema, lo ritiene il mezzo più potente per spiegare la realtà.

Nato a La Coruna nel 1994, è un giornalista laureato all’Universita de Santiago de Compostela. In seguito si è occupato di economia e cronaca per il giornale spagnolo “La Voz de Galicia”. Appassionato di politica e letteratura, vivrà in riva allo Stretto fino a novembre e collaborerà con Lettera Emme per scoprire e raccontare la realtà messinese

Ida Fazio è prof. ordinaria di Storia moderna all’Università di Palermo, dove insegna Storia economica e sociale e Storia delle relazioni di genere. È socia fondatrice della Società italiana delle storiche e dirige la rivista «Genesis». In questo blog proverà a raccontare fatti e personaggi della storia di Messina agganciandoli alle questioni e ai dibattiti storiografici più attuali, basandosi su fonti e pubblicazioni rigorosamente accreditate dalla comunità scientifica. In fondo ai post, un paio di consigli di lettura e, se possibile, un film.

Laureato in Scienze Politiche, dall’età di 15 anni ha militato in movimenti, associazioni e organizzazioni giovanili di partito. Da qualche anno ha trovato nuove energie e ispirazione nella promozione turistica e la valorizzazione culturale del territorio della sud di Messina. Nel tempo libero ama occuparsi di agricoltura, passeggiate a piedi o in bici per le strade urbane e rurali della città di Messina.

Un “diario” intimo sulla vita, le esperienze e le aspirazioni della  generazione nata negli anni ’80, cresciuta negli anni ’90 e che sta cercando di affrancarsi negli anni 2000, in una città che ogni giorno perde un pezzo della sua meglio gioventù. Una raccolta di pensieri, immagini, suoni, riflessioni, racconti e avventure per capire come si vive (o si sopravvive) a Messina, dal lavoro agli studi, dalla sfera affettiva al sesso.

Insegnante di sostegno, scuola primaria e secondaria primo grado. Appassionata di moda, ma non parlatene davanti al mio armadio. Fashion writer per Toplook e Modadivas. Messinese a tempo pieno seppur trapiantata a Bologna.

Un gruppo di professionisti, imprenditori, docenti e studenti che vogliono mettere a fattore comune le proprie competenze per promuovere la cultura dell’innovazione e supportare iniziative nell’area dello Stretto di Messina. Abbiamo creato un centro di aggregazione,interscambio, formazione, ricerca, incubazione e accelerazione per singoli, realtà culturali, sociali ed educative, ed imprese per creare opportunità, contaminazioni, sinergie. Attraverso Il digitale, creiamo le condizioni per aiutare i talenti a crescere in loco e per riportare i professionisti che lavorano in giro per il mondo nelle loro città d’origine

Lui vive a messina dal 15 agosto 1965. Abita la sua città che lui chiama La Stretta, fugge quando può, ritorna più delle volte che è fuggito. Architetto quando riesce, architetto quando guarda e quando costruisce i suoi piccoli paesaggi.

È stata corrispondente dalla Sicilia per L’Unità dal 2007 al 2015, e dal 2011 lo è, da Messina e provincia, per La Repubblica. Ha diretto “Le Voci Dentro”, giornale che ha ricevuto il premio “Comunicazione per il sociale” al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. Nel 2012 ha scritto il libro “Sua maestà siciliana”, un ritratto dell’ex presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo.

Criminologo e dottore di ricerca in storia delle istituzioni politiche e giuridiche e PhD in diritto, nel 2013 ha pubblicato il libro “Il fenomeno mafioso”, in cui analizza il “Caso Messina”

Nasco laureato in Scienze Politiche nell’orrido palazzo del Royal, sbarco a Lugano e divento web designer freelance devoto a WordPress e membro attivo della community italiana, chiudo il cerchio finendo come webmaster, redattore e blogger per il portale di informazione ticinese GAS SOCIAL con un’esperienza come autore per lo storico bisettimanale satirico Il Diavolo (ora assorbito dal suddetto portale). Le montagne negli occhi, lo Jonio nel cuore, nerd fino al midollo.

Nato a Messina nel 1979, ho vissuto dieci anni a Roma prima di imbarcarmi per una serie di viaggi improbabili poi terminati a Sydney, dove attualmente risiedo. Sono psicologo clinico e ho svolto diversi lavori, dal venditore porta a porta allo psicologo di un manicomio criminale. Al momento lavoro a Sydney, aiutando i ragazzi italiani che cercano di trasferirsi in Australia, e partecipo ad una trasmissione radiofonica settimanale, “Spazio Giovani”, sulla radio italiana di Sydney. Nel 2015 ho pubblicato per Nativi Digitali Edizioni il mio primo romanzo, “Latinoaustraliana”, lanciato a Messina e presentato in diverse città sia italiane che australiane. Nel 2016 un mio racconto, “La volta che vissi con l’anarchico”, è stato scelto in un concorso tra oltre 60 storie per far parte della raccolta “Trame tra le mura”, pubblicato dai Nativi Digitali. Sempre nel 2016 ho pubblicato “Chi ha bisogno di Rivoluzione quando invece può andarsene al mare?”, raccolta di poesie abbinate a fotografie di Michelangelo Restuccia. Nel 2019 è uscito per Italic Pequod “Battaglie & Bottiglie”, raccolta di racconti scritti tra Messina, Roma e l’Australia.

Dottoranda di ricerca in Filosofia, si occupa di giornalismo a tempo pieno da due anni. Prima di approdare a Lettera Emme ha collaborato con diverse testate locali

Laureato in Semiotica a Bologna, ha lavorato per anni in un’agenzia di media monitoring a Milano. Dopo varie esperienze nell’editoria libraria, si è occupato di giornalismo, uffici stampa e comunicazione. Ha trovato una nuova linfa nell’analisi dei dati e nella maniera di farli diventare notizia. Ama la letteratura sudamericana, la vodka, la patafisica e le persone strane. Nel tempo libero scrive romanzi sgangherati.

Attore, regista teatrale, sceneggiatore, ma anche scrittore e per un pelo politico mancato, calca le scene dal 1983 e praticamente non c’è serie tv o fiction italiana degli ultimi quindici anni che non lo veda tra i protagonisti.

Classe 2000. Frequenta l’ultimo anno del liceo delle scienze umane, ma nel contempo curioseggia nel mondo degli adulti, coltivando le sue passioni per il giornalismo, televisione, teatro e digital.

Ideato dall’agenzia Armando Testa, il Carosello che pubblicizzava gli elettrodomestici Philco raccontava di un pianeta dove gli abitanti erano tutti belli tondi, dove il cibo cresceva direttamente sugli alberi, le donne trovano la propria anima gemella grazie ad un sofisticato macchinario… Una vita ricca, opulenta e agiata dalle scoperte scientifiche. Una delle tante metafore possibili della nostra città.

Nasce ad Aosta e vive a Messina. Ricercatore in sociologia urbana e del territorio presso l’Università di Messina ha co-fondato Machine Works, Zonacammarata, Lalleru e l’O.n.u. (Osservatore Nomade Urbano). È stato manager dell’ultima famiglia di pupari messinesi e, sensibile alla potenza dei luoghi e alle storie, gli piace camminare per la città.

Pietro Saitta è ricercatore confermato di Sociologia Generale. Ha conseguito il Dottorato in Sociologia presso l’Università di Urbino nel 2004 e ha lavorato presso numerose università e centri di ricerca italiani e stranieri. Si occupa di prevalentemente di fenomeni urbani, dai disastri alla sicurezza. È autore e curatore di numerosi saggi e volumi pubblicati con riviste e case editrici internazionali. La sua produzione scientifica è consultabile al sito: https://unime.academia.edu/PietroSaitta

Siamo Marialuisa e Giovanni Amato, due SEO Copywriter professionisti, alle prese con i quotidiani impegni di lavoro, familiari, domestici.

E quando hai mille impegni, devi curare il tuo personal branding, devi aggiornarti su SEO, Facebook Marketing e Copywriting, oltre a portare a termine i progetti commissionati dai tuoi clienti, hai bisogno di soluzioni rapide ed efficaci. Anche a pranzo!

Piuttosto che rimpinzarci di sughi pronti o panini imbottiti, io e Giovanni cerchiamo di prepararci ogni giorno un piatto sano, fresco e veloce, ogni giorno. Tempo di preparazione 10 minuti.

Classe ’99. Inizio ad appassionarmi al web all’età di 11 anni giocando con delle fan page su Facebook. Oggi, che di anni ne ho 18, sono un consulente di marketing digitale per conto di aziende e liberi professionisti; affianco i brand in tutto il percorso strategico orientato al digitale

Etnoantropologo, è stato direttore del Parco Archeologico dei Nebrodi Occidentali (dal 2010 al 2013), del museo regionale “Giuseppe Cocchiara” (dal 2007 al 2010), della Sezione per i Beni Etno-antropologici della Soprintendenza messinese (dal 1987 al 2007) e della Biblioteca Regionale di Messina (dal 2013 al 2015).

“Stretto in Carena” è il team ufficiale dell’Università degli Studi di Messina che parteciperà alla competizione internazionale Motostudent, con lo scopo di creare, sviluppare e testare una moto e affrontare il circuito di Aragon (Spagna) nel 2020. Una grande avventura che Lettera Emme racconterà passo dopo passo, componente dopo componente, in attesa del primo rombo di motori

Venera Leto (Castroreale, 1983) impara a leggere a tre anni e da quel momento non smette più. Affascinata dal potere dei segni e delle immagini cresce riempiendo fogli bianchi. Si laurea in architettura, consegue un dottorato in architettura del paesaggio, studia e lavora all’estero ma decide di tornare a Messina. Convinta della relazione tra architettura, luogo e relazioni sociali diventa imprenditrice nella città in cui vive. Dal 2017 si prende cura della Libreria Colapesce.

Colapesce è uno spazio di resistenza culturale. Sulla scia dei caffè letterari che hanno fatto la storia del ‘900, può intendersi come un luogo di incontro tra il desiderio di ristorarsi ed il desiderio di accrescere la propria cultura. Non è dunque un semplice bar, non è dunque una semplice libreria ma nemmeno la semplice unione tra i due elementi. È un luogo dell’anima dove all’odore del caffè si mescola l’odore della carta stampata e al piacere di stare insieme davanti unbuon calice di vino o un buon cocktail, si mescola l’amore per i libri e per gli eventi culturali. La mission è creare rigenerazione urbana e inclusione sociale attraverso la cultura.

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