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2022-10-10 07:53:57 By : Mr. Damon Ji

Si piegano, si tirano, ma tornano sempre alla forma originaria . Pure le lenti non temono nulla . Dettaglio mica da poco. Quante volte è capitato di schiacciare inavvertitamente gli occhiali e danneggiarli? Chi li porta lo sa bene. Aireyewear è riuscita a ovviare a questo inconveniente. Come dicono il loro nome, sono occhiali in materiale ultraleggero e ultraflessibile , che coniugano questa qualità tecnica con i colori e il design della moda. Presentati all’ultima edizione del White di Milano, hanno già conquistato un centinaio di punti vendita e personalità dello star system come Beppe Grillo, Albertino, Roberto Mancini e Biagio Antonacci .

Il marchio nasce sulla via Emilia , anzi ai suoi estremi: da una parte ci sono due imprenditori di Parma, dall’altra c’è Lele Danzi, pugliese trapiantato prima a Bologna poi a Riccione, general manager della defunta VidiVici, la famosa azienda di ottica che nei primi anni 2000, oltre ad aver creato Exalt Cycle e VV Cigar, compariva sul volto di Vasco Rossi con il cobranding «Il Blasco» . «Indistruttibile forse è troppo, ma sicuramente è un occhiale che, se messo a dura prova, non si deforma. Ti ci puoi sedere sopra, lo stendi a 180 gradi e torna in asse . Il merito è di Tr90 Elasta, una polvere particolare che acquisto in Germania e inietto nella stampa di ogni modello», spiega Danzi. Lui prima di entrare nel settore ottico si dava anima e corpo per una carriera nel mondo del tennis.

Gli Aieyewear sono sottili solo 1,1 millimetri ; le lenti sono in policarbonato, antigraffio e antiriflesso: a idearli è lo stesso Danzi, la produzione invece è in outsourcing. «Hanno un’asta morbida che accompagna la morfologia del viso e non lasciano il solco, ti dimentichi di averli addosso, infatti piacciono molto ai deejay, che riescono a indossarli anche con le cuffie in consolle ». Aireyewear è partita con 10 modelli e arriverà a 34; da 5.000 pezzi toccherà i 15.000 e il 23 maggio presenterà la nuova collezione. L’idea per questi accessori è nata sul campo da golf . «Avevo bisogno di un prodotto comodo, con una lente performante come la transition, in grado di oscurarsi a seconda delle condizioni climatiche – continua Danzi -. Io senza occhiali non so stare e questa era la creazione giusta per giocare. Non volevo però un occhiale solo tecnico, lo volevo anche glamour, indossabile 24 ore su 24, dalla mattina alla sera, grazie alla lente capace di adattarsi». Proprio per questa passione, la distribuzione di Aireyewear avviene nei proshop dei vari golf club sparsi per il Paese e poi nei fashion store come Clan Pontaccio a Milano, Barrow a Bologna e Fassina a Cortina D’Ampezzo. E pensare che Danzi si consumava con la racchetta sui campi in terra rossa: dalla pallina al pallino degli occhiali.

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